Progetto CARE
Allo scopo di reinserire il paziente nella vita quotidiana con un massimo di autonomia possibile, è nata l’idea di implementare un progetto interdisciplinare che puntasse ad un’effettiva ed efficace interazione tra il paziente in dimissione ed il territorio di vita.
Guardando anche ad esperienze di altri centri italiani e stranieri nell’ambito dell’Unità Operativa di Riabilitazione Neurologica si è così giunti a inaugurare nell’ottobre 2012 il Progetto CARE (acronimo di “CAsa+REcupero”, ma anche traduzione dall’inglese di “prendersi cura”), composto da spazi funzionali alla riabilitazione (superficie totale di 400 m2), con l’obiettivo di creare l’anello mancante nel percorso di cura ed assistenza che collega il ricovero ospedaliero al ritorno a casa.
Quest’area, posta al medesimo piano del reparto di Riabilitazione Specialistica Neurologica, è composta da due alloggi predimissionali (di circa 65 m2 ciascuno), a cui si affiancano una stanza per stimolazioni plurisensoriali, una veranda con orto pensile, una piccola palestra per attività riabilitative in autonomia monitorate con telesorveglianza, un soggiorno comune per condividere il pranzo e altri momenti di incontro, un magazzino ausili e una stanza dedicata alle associazioni di persone con disabilità.
L’obiettivo è quello di disporre di luoghi di addestramento dove il paziente possa esercitare, attraverso la terapia occupazionale, le attività di vita quotidiana e dove l’équipe riabilitativa possa misurare il progresso nello sviluppo del piano riabilitativo.
Gli appartamenti, attrezzati ed arredati secondo criteri di accessibilità, semplicità d’uso e normalità d’immagine, vengono realmente vissuti (giorno e notte) da paziente e familiari, generalmente nelle due settimane precedenti la dimissione ospedaliera. Lo scopo è quello di evidenziare la possibilità reale di un rientro al domicilio, nonché comprendere le tipologie di ausili (anche tecnologicamente molto avanzati) eventualmente necessari per l’autonomia.
Ulteriore finalità di questi spazi, è quella di permettere ad utenti, anche esterni alla struttura stessa, di sperimentare, come in uno show-room, le differenti soluzioni di arredi ed ausili accessibili da riprodurre, eventualmente, al proprio domicilio.
La fase progettuale ha visto il coinvolgimento di un gruppo interdisciplinare composto da tecnici (architetti, ingegneri ed installatori) e da personale medico e paramedico (medici, fisioterapisti, terapisti occupazionali ed infermieri) al fine di giungere a un risultato che fosse il più rispondente possibile agli obiettivi fissati. Tale scelta ha permesso di fornire risposte tecniche e tecnologiche adeguate non solo in funzione della tipologia di utenti, ma anche in riferimento alle esigenze dell’equipe riabilitativa.
Gli arredi sono stati scelti in relazione all’efficacia riabilitativa, con un occhio di riguardo all’aspetto estetico, il tutto comprensivo di strumentazione tecnologicamente evoluta al fine di sostenere le disabilità dell’utenza. La domotizzazione degli spazi, ad esempio, è finalizzata esclusivamente ad obiettivi di reale sostegno alla disabilità. Nel Progetto CARE, infatti, l’impianto domotico è inteso come “ausilio terapeutico” atto a compensare funzioni perse. Il Progetto CARE è l’esemplificazione tangibile di come l’ambiente – il domicilio – possa essere “ri-abilitante”.
La riabilitazione ha il fine di restituire alle persone con disabilità, seppur con gestualità e comportamenti diversi, l’opportunità di partecipare in maniera attiva alla società di appartenenza, poiché solo il recupero delle funzioni di interesse del paziente permetterà l’effettivo ritorno ad una reale e continuativa situazione d’autonomia.
Le ricadute positive evidenziate dai pazienti e dai loro famigliari che hanno completato il percorso riabilitativo negli alloggi pre-dimissionali si possono sinteticamente riassumere in una maggiore consapevolezza delle nuove esigenze che la condizione di disabilità ha indotto, associata ad un’informazione e preparazione all’adeguamento e riorganizzazione della propria abitazione.
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