28 maggio 2023: XXII Giornata Nazionale del Sollievo
Domenica 28 maggio 2023 si celebra la XXII Giornata Nazionale del Sollievo, istituita nel 2001 con direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri per «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione».
Essa si propone infatti di focalizzare l’attenzione di tutti i cittadini su ciò che è concretamente possibile fare per portare sollievo a chi è nel dolore.
Il sollievo è sempre possibile, anche nei casi in cui la persona permanga nella condizione di malattia o sia giunta al termine della vita.
Un sollievo che può essere raggiunto grazie a nuovi e sempre più efficaci farmaci e terapie, ma anche attraverso una cura umana fatta di attenzione, di compassione, di vicinanza, di sostegno e di amore. Sollievo non significa solo affrancamento dal dolore fisico o da altri sintomi, significa anche rispetto e centralità della persona. Sollievo come obiettivo della cura globale della persona anche quando non è possibile la guarigione. Il sollievo come esperienza che coinvolge tutte le dimensioni della persona umana: fisica, psichica, spirituale e sociale.
La cultura del sollievo è il principio ispiratore della Legge 38 del 2010. La legge 38 ha garantito l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze.
Fondazione Teresa Camplani, attraverso le Unità di Cure Palliative presenti nelle proprie sedi, è da sempre molto sensibile e attenta a questa tematica, garantendo alle persone in cura la migliore qualità di vita possibile, nel rispetto della dignità, dei desideri del malato e del suo diritto alla libera scelta.